Zanon, Codici Lombardia: “Inaccettabile lo spostamento di Milan–Como in Australia: un danno per gli abbonati e una ferita per i tifosi”
- paolabusne
- 8 ott
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Aggiornamento: 2 giorni fa
L’Associazione Consumatori Codici esprime ferma contrarietà alla decisione di programmare la partita Milan–Como in Australia invece che nello stadio di San Siro, sede naturale dell’incontro, con un evidente danno economico e morale per migliaia di abbonati e tifosi italiani.
Gli abbonamenti sottoscritti per la stagione in corso comprendono il diritto di assistere alle partite casalinghe della propria squadra.
E così pure la possibilità per i tifosi non abbonati di scegliere di vedere dal vivo una partita di interesse in un momento dell’anno cui magari si è liberi da impegni familiari o lavorativi.
Lo stesso vale per i tifosi della squadra “ospite” privati del diritto-piacere di seguire i propri beniamini per di più in questo caso a pochissimi chilometri di distanza.
Spostare una gara ufficiale dall’Italia a un altro continente svuota quel diritto di significato, trasformando l’abbonamento in un prodotto incerto e riducendo il tifoso a semplice consumatore di spettacolo televisivo.
“È un precedente gravissimo – commenta Davide Zanon, presidente di Codici Lombardia - che calpesta i diritti dei tifosi e tradisce il senso stesso dell’abbonamento. Chi ha pagato per seguire la propria squadra a San Siro non può essere escluso perché qualcuno ha deciso di trasformare una partita di campionato in un evento commerciale dall’altra parte del mondo. Il calcio vive della passione della sua gente, non dei voli intercontinentali. È una mancanza di rispetto verso chi sostiene la squadra tutto l’anno, e un segnale preoccupante di quanto il calcio stia perdendo la sua anima. Il tifo non si esporta in aereo”.
Codici chiede:
1. che la Lega Serie A e le società coinvolte forniscano immediata chiarezza sulle modalità di rimborso o compensazione per gli abbonati;
2. che il Ministero dello Sport e le autorità competenti intervengano per tutelare i diritti dei tifosi-consumatori;
3. che si apra un tavolo di confronto permanente per impedire che decisioni di questo tipo si ripetano in futuro.
“Il calcio appartiene ai tifosi, non ai bilanci – conclude Zanon - Spostare Milan–Como a migliaia di chilometri da San Siro significa non solo privare i milanesi di una loro partita, ma anche spezzare il legame autentico tra squadra e città. Siamo davanti a un precedente intollerabile che tratta i tifosi come un fastidio e non come il cuore del calcio”.
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