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Ryanair nega i rimborsi a chi non può partire per le nuove restrizioni. CODICI pronta ad intervenire

Ci risiamo: a poco più di un mese dalla chiusura del procedimento avviato dall’Autorità AGCM in merito agli ostacoli che Ryanair ha posto in essere nell’elargizione dei rimborsi e sulla cancellazione di voli usando indebitamente la causale “Covid”, i viaggiatori si vedono di nuovo negati i loro diritti.


Ci sono voluti mesi affinché la società si adeguasse a quanto imposto dall’Autorità e, nonostante questo, ci sono passeggeri che stanno ancora attendendo i rimborsi che sarebbero dovuti essere processati in massimo una settimana.

Oggi ci troviamo davanti all’ennesimo comportamento inaccettabile della compagnia: ai viaggiatori in partenza dalle zone rosse o arancioni, Ryanair non dà la possibilità di ottenere un rimborso. I voli operano regolarmente e quindi il rimborso non è dovuto.


Alla compagnia non importa se le motivazioni dello spostamento non sono tra quelle concesse dal Governo - dichiara Davide Zanon, Segretario Regionale di CODICI Lombardia - I passeggeri, quindi, o dichiarano il falso e usufruiscono del volo o perdono quanto speso. Ai più fortunati viene proposto un voucher che, però, ad oggi non è ancora stato emesso. La compagnia non solo ignora le restrizioni presenti sul territorio Italiano ma non offre nemmeno la minima assistenza a riguardo: sul sito, anche stavolta, non è presente alcuna chiara indicazione in merito, la mail indicata per inviare i reclami pare non sempre funzionare e ci si trova, dunque, a dover procedere per tentavi.

E’ necessario che l’Autorità intervenga e questa volta con delle vere e proprie sanzioni. Non bastano più i semplici richiami! Come associazione consumatori ci siamo già attivati per inviare sia reclami alla compagnia che segnalazioni all’ENAC e all’AGCM”.


A seguito della normativa emergenziale ad oggi in vigore - continua Clizia Bernacchia, legale dell’associazione - il Governo italiano ha nuovamente limitato la libertà di movimento dei cittadini, consentendo solo spostamenti giustificati da motivi di lavoro, salute e necessità. Pertanto, tutti coloro che abbiano acquistato biglietti per viaggi da eseguirsi durante la validità di quest’ultimo DPCM, cioè fino al 3 dicembre, e che non siano giustificati da una di tali motivazioni si trovano in un evidente stato di impossibilità sopravvenuta di poter utilizzare la prestazione con conseguente loro diritto al rimborso in denaro di quanto corrisposto, ai sensi del Regolamento 261/2004 e all’articolo 1463 del Codice Civile”.


Con il DPCM di prossima emissione le misure potrebbero essere allentate ma questo non deve significare che le compagnie si ritengano giustificate a ledere i diritti dei consumatori.


Invitiamo tutti coloro che hanno riscontrato difficoltà a segnalarlo alla nostra associazione, che è disponibile a fornire assistenza nelle varie richieste di rimborso e informazioni ai numeri 02.36503438 o 351.7979897 e via email all’indirizzo codici.lombardia@codici.org.

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