C’è incredulità e grande amarezza per la decisione del Gup Anna Magelli che, nell’udienza preliminare sul disastro ferroviario di Pioltello svoltasi ieri a Milano, ha escluso molte delle associazioni che avevano chiesto di essere parti civili. Tra loro anche CODICI, che critica duramente l’iniziativa del Giudice, ma sottolinea al tempo stesso l’ammissione come parti civili di tutti e 45 i passeggeri che rappresenta.
“Sono stati ammessi come parti civili tutte le 45 persone da noi rappresentate – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di CODICI – continueremo a batterci affinché venga fatta giustizia e vengano individuate le cause ed i responsabili dell’incidente. Siamo rimasti basiti, però, di fronte alla decisione del Gup. In un procedimento che vede gli imputati accusati di disastro ferroviario colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose, sinceramente tutto ci aspettavamo meno l’esclusione di chi è impegnato a difendere le vittime, di chi si è attivato fin dal primo momento per fornire assistenza a chi è rimasto coinvolto in quel terribile incidente del 25 gennaio 2018, in cui persero la vita tre persone ed un centinaio di passeggeri rimasero feriti. Una scelta incomprensibile, che ci amareggia ma che, di certo, non ci ferma. Decine di persone si sono affidate alla nostra associazione per ottenere giustizia e noi non le abbandoneremo”.
L’azione di CODICI per difendere chi è stato coinvolto nel deragliamento di Pioltello, dunque, prosegue. L’associazione invita chi non lo avesse ancora fatto a costituirsi parte civile, per il suo tramite. È possibile contattare CODICI, telefonando ai numeri 02.36503438, 351.7979897 o scrivendo all’indirizzo email codici.lombardia@codici.org. E’ possibile contattare, inoltre, l’associazione anche telefonando al numero 06.5571996 o scrivendo all’indirizzo email segreteria.sportello@codici.org.
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