Entra in vigore da oggi ma, già da diversi giorni, l’introduzione del Green Pass nei trasporti è segnata da ansie e polemiche. Perché il certificato non è obbligatorio per salire sui treni e sui pullman regionali, nemmeno su metro, autobus e tram, dove, lo scorso autunno, prese forza la seconda ondata del Covid-19.
“Ancora una volta – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di CODICI – ci troviamo di fronte ad una situazione che vede scontrarsi la realtà con gli annunci. Da una parte si susseguono le raccomandazioni sul distanziamento, dall’altro si registrano treni sovraffollati. Posti a sedere esauriti, pendolari accalcati in piedi lungo i corridoi dei vagoni, con la mascherina ma comunque vicini l’uno all’altro. Sono tanti i casi di questo genere e siamo preoccupati per quello che potrebbe accadere con la ripartenza delle scuole e la ripresa a pieno regime di tutte le attività lavorative. Si annunciano controlli, ma poi nelle stazioni e sui convogli se ne vedono pochi. C’è il rischio, concreto, di ritrovarci nel caos più totale, con tutte le conseguenze facilmente intuibili a livello sanitario, ovvero un’impennata dei contagi. Non bisognava arrivare a questo punto, a rincorrere ancora una volta l’emergenza. Ci auguriamo che le istituzioni e le autorità intervengano quanto prima per tutelare i pendolari, ai quali rinnoviamo l’invito a segnalare situazioni pericolose per la salute, come il sovraffollamento sui convogli o la mancanza di controlli”.
“CODICI, storicamente – dichiara il segretario regionale di CODICI Lombardia, Davide Zanon – ha condotto battaglie al fianco degli utenti del trasporto pubblico locale per i disagi addizionali, ai quali ora si aggiungono quelli strettamente legati alla pandemia. Trovo intollerabile che dopo un anno e mezzo esatto siamo ancora qui con carenza di convogli, unico antidoto in una situazione in cui dovremmo fornire un numero supplementare di mezzi. Ben vengano le denunce degli utenti, perché non si tratta di un singolo episodio di colore, ma di qualcosa che non attiene solo al comfort del viaggio bensì alla salute pubblica.
Questo al di là dei sacrifici che fanno i cittadini privandosi delle cose più importanti là dove i rischi sono minimi. Congiuntamente, i cittadini sono invitati a fare la loro parte perché vedere foto di passeggeri con la mascherina abbassata, fa molto male”.
L’associazione CODICI segue ormai da mesi l’evolversi della pandemia, fornendo assistenza ai cittadini anche per quanto riguarda il pericolo contagi sui trasporti. In caso di sovraffollamento, assenza di controlli in stazione o a bordo, disservizi e disagi è possibile fare una segnalazione scrivendo all’indirizzo email segreteria.sportello@codici.org oppure telefonando al numero 06.5571996.
La delegazione di CODICI Lombardia è disponibile contattando lo 02.36503438 oppure scrivendo alla mail codici.lombardia@codici.org.
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