E’ notizia di pochi giorni fa dell’arrestato da parte della guardia di finanza di Milano di Maurizio Sacchi, amministratore delegato della DPI S.p.A., società attiva nel settore della vendita di diamanti, con l'accusa di autoriciclaggio.
L’indagine, coordinata dal PM Grazia Colacicco, già attiva nelle procedimento che ha coinvolto le banche nella triste e ben nota vicenda dei diamanti da investimento, ha visto tra le vittime di questa truffa numerosi cittadini che avevano deciso di investire i loro risparmi nelle pietre, certi di quello che gli veniva detto al momento dell’acquisto. Certezze che poi si sono rivelate fasulle!
Nel corso delle indagini tenutesi nel febbraio scorso, erano stati sequestrati beni per un valore di oltre 700 milioni. Successivamente, nel gennaio di quest’anno, si è provveduto al sequestro di quote societarie e attività finanziarie per circa 34 milioni di euro.
“I diamanti - dichiara Davide Zanon, Segretario Regionale di CODICI Lombardia - sono stati venduti, tramite i canali bancari, a prezzi gonfiati fino al 50% rispetto al loro valore effettivo, truffando così centinaia di ignari risparmiatori. In questa truffa è rimasta coinvolta anche la IDB, azienda già tristemente nota per essere fallita nel 2016. Abbiamo avuto modo di seguire e stiamo tuttora seguendo in prima linea la situazione della IDB e ci auguriamo che queste indagini porteranno all’arresto di tutte le persone coinvolte”.
Ricordiamo che qualora si avesse necessità di ulteriori indicazioni o di ricevere assistenza, è possibile contattare l’Associazione ai numeri 02.36503438 e 351.7979897 o inviare una mail a codici.lombardia@codici.org.
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