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CODICI Lombardia: società energetiche sempre meno attente alle famiglie in grave difficoltà economica. Urge intervento a tutela dei consumatori

Da dopo il Covid-19 sempre più famiglie italiane si sono trovate in difficoltà economica e, conseguentemente, il pagamento delle bollette di luce e gas è divenuto problematico. Per questa ragione le Società energetiche si erano rese disponibili a concedere piani di rateazione per andare incontro ai bisogni dei propri clienti ed evitare spiacevoli sospensioni o distacchi della fornitura; tuttavia, nell’ultimo periodo questa attenzione al cliente è venuta meno.

 

“A partire dal caso ormai nazionale di ENEL e degli aumenti spropositati delle proprie tariffe, anche altre società che operano nel campo energetico stanno giocando brutti scherzi alle famiglie - dichiara Davide Zanon, Segretario Regionale di CODICI Lombardia – È risaputo come le bollette incidano notevolmente sul bilancio familiare e non sempre, purtroppo, le famiglie riescono a sostenere tali costi. A fronte di certificate difficoltà economiche o di consumatori che dimostrano la propria buona volontà nel voler regolare le proprie posizioni debitorie, le società si trincerano dietro a politiche aziendali che non concedono loro respiro e senza mostrare il benché minimo spirito collaborativo. Il rischio concreto è che gli utenti incorrano in sospensioni o distacchi della fornitura che renderebbero impossibile svolgere anche le più elementari mansioni domestiche, accollandosi ancor più ulteriori costi per il riallaccio della fornitura.”

 

In associazione sono giunte diverse segnalazioni di utenti che chiedono supporto al fine di mediare con le società per ottenere dei piani di rateazione sostenibili; l’ultimo caso è quello di una famiglia straniera con bonus sociale e comprendente tre ragazzi minorenni, che a causa di ritardi nei pagamenti di alcune fatture, si è vista ridurre la potenza della fornitura elettrica da parte del proprio fornitore e rischi di vedersi sospendere quella del gas. Nonostante la richiesta di rateazione effettuata dal cliente, la Società si è rifiutata di concedere un unico piano di rientro per tutte le fatture insolute perché alcune erano scadute ormai da troppo tempo e perché l’utente non si era mosso per tempo evidenziando le proprie difficoltà.


La società ha proposto su un insoluto di oltre 2.000 euro che l’utente pagasse nell’immediato almeno 1.000 euro per poi rateizzare la rimanenza. Siamo di fronte ad una richiesta assurda. Il diniego di un piano di rientro a una famiglia con tre figli a carico è un episodio molto grave – continua Zanon Quando i consumatori non possono pagare quanto richiesto per comprovati problemi economici ma manifestano la volontà di saldare quanto dovuto richiedendo, però, qualche agevolazione per il pagamento, dovrebbero essere aiutati anziché essere messi in situazioni ancora più gravose. Riteniamo che si debba urgentemente intervenire per modificare regole che potevano andare bene in un periodo ante crisi. Come Associazione ci auguriamo che questo tipo di condotta rappresenti un caso isolato e ci rendiamo disponibili ad assistere i consumatori nel dialogo e nella trattativa con i diversi fornitori energetici. 


L’associazione CODICI Lombardia è disponibile a fornire assistenza a tutti coloro che hanno problemi con la concessione di piani di rateazione: è possibile contattare l’Associazione scrivendo a codici.lombardia@codici.org  oppure chiamando il numero 0362-258143

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